Arte-terapia in corsia, ma per i medici

L'arte-terapia sbarca in ospedale a Vizzolo Predabissi ma non per i pazienti. I laboratori, al contrario, sono rivolti rigorosamente agli operatori, medici e infermieri, perché il loro lavoro sia più sereno nei confronti del paziente. Per rivitalizzare la parte creativa di sé, per maggior benessere sul luogo di lavoro e cura. Tutto grazie all'idea di Giorgio Bedoni, medico del servizio di Psichiatria dell’Azienda ospedaliera di Melegnano, tra i massimi esperti in Italia di arte-terapia. «L’arte - sottolinea lo stesso Bedoni - permette di ampliare le proprie capacità comunicative con il paziente e con il gruppo di lavoro. È anche uno strumento che, sollecitando la dimensione creativa della persona talvolta nascosta, consente di fronteggiare quei sintomi da burn-out legati al confronto quotidiano con patologie gravi e, in molti casi, croniche».

Tutto questo arriverà dal 12 marzo nelle divisioni di Psichiatria, Neurologia, Nefrologia, Medicina II e Pediatria, e sarà condotto in collaborazione con il biennio di perfezionamento in teoria e pratica della Terapeutica artistica dell’Accademia di Belle Arti di Milano.

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