Atei Tursi fa cassa con gli spot contro Dio

Dieci cartelloni dimensione sei per tre per ricordare ai genovesi che anche loro hanno un credo: non credere. Il gruppo degli atei e agnostici ci riprova, stavolta scende dagli autobus e attacca i manifesti. Sono affissi per le vie della città e propongono lo slogan che venne bocciato per gli «ateobus»: «La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno». Un messaggio che venne bocciato, all’epoca, dalla concessionaria pubblicitaria di Amt spiegando che il codice di autoregolamentazione, vieta messaggi commerciali che possano offendere la sensibilità religiosa, morale, civile .
Messaggio che risulta di censura per la Igp, non per la Cemusa né per il Comune di Genova che gestiscono le affissioni in città.

I manifesti sono comparsi ieri mattina in dieci punti strategici: via di Quinto, via dei Mille, Corso Europa (altezza Sturla e altezza San Martino), via Pozzo, piazza Brignole, corso Saffi, salita della Provvidenza, piazza Manin, via Cantore. «Non ci stanchiamo, e non ci stancheremo, di batterci per affermare la libertà di pensiero e di espressione dei non credenti. - spiega Raffaele Carcano, (...)

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