Atleti «in mascherina» per proteggersi dall’aria

Un po’ Batman, un po’ Zorro. No, nessuna trovata carnevalesca, soltanto il timore di rimanere intossicati dall’inquinamento di Pechino. E così numerosi atleti che sono sbarcati ieri a Pechino hanno deciso di scendere dall’aereo indossando delle mascherine anti-smog. Tutto questo, nonostante il presidente della commissione medica del Cio abbia dichiarato più volte la sua assoluta tranquillità: «Non c’è pericolo per gli atleti e non vedo alcun bisogno di indossare le mascherine». «Io non porterei la mascherina, nè la prescriverei agli atleti, a meno che non si soffra di particolari problemi, come l’asma», ha aggiunto Ljungqvist, che ha presentato all’assemblea del Comitato olimpico internazionale una relazione sulla qualità dell’aria.

Il presidente della Commissione medica ha sottolineato che, su richiesta del Cio, le autorità cinesi competenti hanno installato 27 stazioni di rilevamento della qualità dell’aria, entrate in funzione dal 27 luglio. «Solo nei primi due giorni - ha reso noto Ljungqvist - sono stati registrati dei valori leggermente superiori all’obiettivo previsto. Poi si sono sempre mantenuti al di sotto».

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