Auto, impianti in tilt per una guarnizione Diecimila in libertà

da Milano

Un difetto alla guarnizione della testata che ha come conseguenza il surriscaldamento del motore: sarebbe questa la ragione che ha costretto la Fiat a bloccare la produzione dei propulsori 1.3 Multijet, i più importanti e richiesti del gruppo, e le attività produttive nelle fabbriche dove queste unità vengono montate sui vari modelli. Il pezzo sotto accusa arriva dalla Polonia e il problema è emerso durante le verifiche sulla qualità a cui sono sottoposti i veicoli. Intanto sono stati messi in libertà, per il quarto giorno consecutivo, circa 10mila dipendenti delle Carrozzerie di Mirafiori, Melfi e Termini per la necessità di effettuare controlli. I lavoratori rimarranno a casa anche oggi e, se la produzione non potrà essere recuperata, l’azienda chiederà la cassa integrazione. Sono interessate le linee Punto Classic, Grande Punto, Idea, Musa e Ypsilon. Gli addetti interessanti al provvedimento sono 4.500 a Mirafiori, 4mila a Melfi e 1.500 in Sicilia.

Solo la prossima settimana, ultimate le verifiche e ovviato all’inconveniente, si deciderà se riavviare le linee. Ieri, intanto, per le preoccupazioni dovute all’imprevisto, ma soprattutto dopo la nomina di Sergio Marchionne alla vicepresidenza non esecutiva di Ubs, il titolo Fiat ha perso l’1,1% a 14,63 euro.

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