Le aziende risparmiano fino all’1% per dipendente

È la misura che ha preso il posto del taglio dell’Irap. L’imposta regionale per le attività produttive dovrà comunque essere profondamente modificata, perché lo chiede l’Europa. Ma per il momento tutti, compresi gli industriali che sono i diretti interessati, hanno preferito puntare su un taglio del cuneo fiscale e contributivo perché è più conveniente anche per le piccole imprese. Ai datori di lavoro è riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi sociali nel limite massimo dell’uno per cento. Lo sconto vale prioritariamente «a valere sull’aliquota contributiva per assegni per il nucleo familiare». In tutto la riduzione del cuneo contributivo costerà due miliardi di euro, la metà esatta della somma che la finanziaria assegna allo sviluppo e alla solidarietà.

I colloqui con le parti sociali per trasformare il taglio dell’Irap nella riduzione del costo del lavoro erano cominciati quando al ministero di via XX settembre c’era ancora Domenico Siniscalco. La decisione finale è stata presa pochi giorni fa. A favore del «cuneo» anche il fatto che, a differenza degli sgravi Irap, non discrimina le aziende del Mezzogiorno.

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