Gli azzurri Un agente per ogni calciatore: la Nazionale italiana avrà una super scorta

«Siamo in ottime mani». In attesa di capire il reale spessore delle nuova minaccia terroristica sul prossimo Mondiale di calcio, la nazionale italiana campione del mondo si affida al lavoro del Viminale e si dice tranquilla. A rassicurare il Club Italia è arrivata la telefonata del ministro Maroni al presidente Figc Abete, poi si sono aggiunte le parole del capo della polizia, Manganelli: «Impiegheremo i nostri uomini migliori». L’apparato di sicurezza che seguirà l’Italia in Sudafrica dall’8 giugno si mette a punto in questi giorni; il messaggio qaidista accelera i tempi delle decisioni. Di sicuro, nel ritiro di Centurion alle porte di Pretoria e per tutti gli spostamenti la nazionale sarà blindatissima: le autorità sudafricane avevano già disposto l’impiego anche delle forze speciali, ora è molto probabile che le teste di cuoio aumenteranno di numero rispetto alla squadra complessiva di 23 agenti (comprese staffette moto, scorta ravvicinata, ordine pubblico) messa in campo lo scorso giugno in Confederations.

Gli azzurri di Lippi rimasero colpiti dall’ambiente surreale: muri di filo spinato, guardie armate, trasferimenti sempre sotto scorta. Al mondiale la situazione sarà ancora più tesa e per questo la sicurezza intorno agli azzurri sarà intensificata.