Dopo essere riemersi con un gruppo di sub, anch'essi in vacanza, non hanno trovato più la barca e sono rimasti a lungo nelle acque del Mar Rosso a nuotare con il timore di diventare oggetto di interesse per gli squali. Per la paura patita la luna di miele di due sposini trevigiani è andata praticamente «in bianco» ed al loro rientro hanno intentato una causa legale all'agenzia di viaggio; alla fine, dal tribunale di Torino - hanno ottenuto il riconoscimento di una somma risarcitoria di 12mila euro proprio legata al danno biologico derivante dalla «paura di morire». Lepisodio risale al 1999: «Nella perizia fatta fare da uno psichiatra tra le altre conseguenze subite dagli interessati - spiega il legale della coppia - era evidenziato come lo choc avesse inibito per tutta la durata successiva della luna di miele l'attrazione sessuale, inducendo i coniugi a rimanere nel loro appartamento senza più avvicinarsi al mare».
La causa, per i trevigiani, alla fine ha raggiunto un risultato soddisfacente e che, a detta della parte, per la prima volta in Italia, fissa la «paura di morire» come un nuovo elemento nel giudizio sui danni biologici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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