Bisagno si difende: «Pago canoni equi»

È sempre più tiro incrociato nelle acque del porto, con scambio di siluri fra Marco Bisagno, numero uno dei Cantieri Mariotti e contemporaneamente al vertice di Confindustria Genova, e Giovanni Novi, presidente dell’Autorità portuale. Quest’ultimo aveva appena fatto conoscere l’ammontare dei canoni «privilegiati» a carico dei riparatori navali - «Mariotti paga 90mila euro all’anno» -, accusando anche l’imprenditore di «usare come una clava gli industriali» contro di lui. Immediata la replica di Bisagno che non s’è lasciato scappare l’opportunità di un affondo. Col rischio di confermare indirettamente le perplessità di Novi: il presidente degli industriali riceve la solidarietà della Sezione Industria Cantieristica Navale e Terminal Operators che gli «esprime piena solidarietà per le coraggiose prese di posizione».

Ciò premesso, Bisagno puntualizza che «i canoni demaniali sono «disciplinati da un accordo approvato dal Comitato portuale» nel 1996 (ma non smentisce Novi sull’ammontare degli importi e sul fatto che siano «privilegiati»). Si attendono ulteriori, reciproci sviluppi. Con l’unica raccomandazione ai cittadini a non trovarsi nei pressi del bombardamento.

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