La Bosch di nuovo all’attacco delle 35 ore

Bosch France tenta nuovamente di aumentare l'orario di lavoro senza compensi salariali per evitare di sopprimere dei posti di lavoro. La filiale francese del gruppo tedesco, che già nel 2004 aveva fatto dare l'addio alle 35 ore in uno dei suoi stabilimenti, punterebbe questa volta a tornare addirittura alle 40 ore settimanali in tutte le sue unità di produzione per potere garantire l'impiego ai suoi 10.000 dipendenti. Nel luglio del 2004 Bosch France era riuscita a convincere gli 840 dipendenti dello stabilimento di Venissieux (Lione) a lavorare 36 ore senza ricevere un euro in più per evitare la delocalizzazione della produzione nella Repubblica ceca. Ora la filiale francese del gruppo tedesco di componenti auto vuole negoziare il ritorno alle 40 ore in tutti i suoi stabilimenti. Un'ipotesi definita «una provocazione» dalla centrale sindacale Cgt.

L'intento dell'azienda è stato reso noto dallo stesso presidente di Bosch France, Guy Maugis, convinto che l'aumento dell'orario settimanale senza compenso è l'unica via possibile se non si vuole ridurre i salari. «L'innovazione, la riduzione dei nostri costi di lavoro attraverso un miglioramento dei processi di produzione non bastano», ha detto Maugis.

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