Bper, Leoni doma i ribelli

Vince la continuità, vince la lista espressione dell’attuale management e per Giampiero Samorì capofila della lista di forte contestazione al vertice della banca, guidata dall’ad Guido Leoni è una sonora sconfitta. È questo in sostanza l’esito dell’elezione per i sei membri del cda della Banca Popolare dell’Emilia-Romagna (Bper) a cui hanno partecipato circa 7.300 soci per un totale alla fine di quasi 11mila voti espressi, tenendo conto anche delle deleghe.
La lista 1, espressione del management, ha ottenuto 5.297 voti mentre la lista di Giampiero Samorì si è fermata a 1.221. Un ottimo risultato ha ottenuto invece la lista 3, guidata dall’avvocato Giovanni Battista Chiossi che aggregava soci piccoli, medi e grandi ma anche le coop di Modena e Reggio, oltre alla Confesercenti. Ha ottenuto 3.997 consensi, dunque non lontanissima dalla lista di maggioranza.
L’ad Leoni, a margine dell’assemblea, rispondendo a chi chiedeva della trattativa per l’acquisizione di Banca Marche dopo l’abbandono dei francesi dell’Agricole, ha dichiarato: «Il progetto ci piace.

L’obiettivo è creare una grande realtà nel centro Italia. È un progetto un po’ più forte dell’acquisto di una partecipazione». Infine, per il direttore generale Mimmo Guidotti, già da quest’anno arriveranno notizie «estremamente positive» da Banca Italease.

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