Burlando appeso all’albero di Di Pietro

A decidere il futuro della giunta Burlando sarà Antonio Di Pietro. La crisi tra l’Italia dei Valori e il presidente non è passata ma è solo rinviata al vertice romano di lunedì. Eppure Burlando ha provato a pescare il jolly. Al termine della riunione di maggioranza convocata per cercare di superare il caos seguito alla richiesta di tagliare gli assessori esterni alla giunta, Burlando ha proposto «una sessione costituente del Consiglio regionale della Liguria per affrontare il tema dei costi della politica». Così facendo, se il problema fosse realmente quello di tagliare i costi della politica, il presidente sarebbe tutelato. «Se tutta questa vicenda non è fatta per sostituire un assessore con un altro o per togliere qualcuno di sgradito, allora affrontiamo i costi della politica», spiega. Ma la questione è ben più ampia.

La proposta dell'Italia dei Valori di tagliare gli assessori esterni è solo la punta dell'iceberg di un malumore montato nel corso dei mesi nel partito di Di Pietro ed ora arrivato a deflagrazione. «Se passa il taglio mi dimetto», minaccia Burlando. E allora è scontro: Chi cede per primo? (...)

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