«Ma c’è ancora molto da fare»

da Milano

Ottenere l’ok al dissequestro del pacchetto Antonveneta significa per Bpi svincolare risorse per 2,1 miliardi mentre ogni giorno in più il sequestro costa alla Popolare 150milia euro di oneri finanziari. Ma oltre a Padova lo scongelamento potrebbe allargarsi al 14,7% di Rcs che la Pop Italiana ha in pegno a fronte degli 850 milioni di prestiti concessi a Stefano Ricucci. Il direttore generale Divo Gronchi considera la quota non strategica e dopo le svalutazioni il prezzo di carico delle azioni Rcs è sceso da 5,2 a 4,2 euro, meno dei 4,28 euro segnati in Borsa. Nonostante la prospettiva di dimissioni del cda e la vendita delle quote congelate rappresentino una svolta rispetto alla gestione Fiorani secondo alcuni analisti servono altri sforzi.

«La magistratura non si è ancora pronunciata sui 4,5 miliardi di aumento di capitale contestati mentre rimane da fare chiarezza sui 700 milioni investiti in fondi off-shore», spiega un analista aggiungendo come «una nuova obiezione della magistratura potrebbe renderne necessarie altre svalutazioni e un aumento di capitale per mantenere gli indici di solidità patrimoniali sopra le soglie richieste dalle autorità. In assenza di chiarezza a questo prezzo il titolo è sopravvalutato».

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