Il cargo fu fermato un mese fa

La nave «Margaret», naufragata e affondata sabato all’alba contro la diga foranea alla Spezia, era già stata «detenuta», ovvero fermata, in porto a Livorno un mese fa perché non si trovava nelle sufficienti condizioni di sicurezza. Una volta giunta a Genova, però, i severissimi «Port state control» della Capitaneria avevano aggiunto una serie di prescrizioni come condizione senza la quale la nave non sarebbe potuta ripartire. Tra le prescrizioni imposte alla nave, il mantenersi entro le 20 miglia sottocosta e il non navigare con onde alte più di 3,5 metri.
Al momento di salpare, venerdì mattina, le condizioni meteorologiche erano «maneggevoli: si preannunciava vento 3-4 sud est con possibilità di rotazione da sud ovest», ha fatto sapere la Capitaneria di porto di La spezia.

«Condizioni che poi sono mutate in corso di navigazione fino ad annunciare burrasca, evento che si è verificato attorno alle 2,20 del mattino di sabato, ora in cui il comandante della Margaret ha chiesto alla Capitaneria di porto spezzina di potersi addossare alla costa». Un’ora più tardi il may day, poi il naufragio.

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