A pagina 46 sport del Giornale - ed. Genova - del 15 febbraio c.a. viene sintetizzato in modo corretto il mio pensiero e quanto riportato in «Cartellino Rosso» - una voce fuori dal coro - libro edito da De Ferrari-Genova.
Dal servizio emergono, seppur lievi, due inesattezze:
1) Attualmente non sono ex-Arbitro, ma sono a tutti gli effetti Arbitro dellAssociazione Italiana Arbitri (Aia) con la qualifica di Arbitro Benemerito.
Il nostro regolamento (edizione 2006) allart. 42 punto 1 recita: Gli arbitri dellAia sono tesserati secondo le seguenti categorie: a) arbitro effettivo, b) arbitro effettivo calcio a cinque, c) arbitro effettivo speciale, d) assistenza arbitrale, e) arbitro fuori quadro, f) arbitro benemerito, g) Dirigente benemerito.
2) Non sono stato arbitro internazionale, pur dirigendo compagini appartenenti a squadre: indiane, arabe, somale ed italiane, non avendo appartenuto a ruolo di «internazionale».
Era doveroso da parte mia evidenziare quanto su riportato per non essere tacciato, soprattutto per il punto due, di appropriazione di titoli e competenze né rivendicati né vantati.
Con i più cordiali saluti
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