(...) «L'ho sempre detto, Cassano si esprime solo al 70% del suo potenziale - dice Fascetti - secondo me dovrebbe essere un po' più agguerrito. Lasciamo perdere le bandierine spaccate, per carità. Io mi ricordo un gol a Roma con una gomitata nei denti ad Aldair. Quello era un Cassano indomabile. Adesso invece non si butta nemmeno, di testa...». Cassano insomma deve sempre valere «il prezzo del biglietto». Altrimenti si torna a riparlare di lui come del Peter Pan che non vuole diventare grande.
Ma Sampdoria-Bari non è solo il «Cassano day». Torna a Marassi un allenatore come Giampiero Ventura, che sembra vivere proprio nel tavoliere una seconda giovinezza «tecnica». E poi una partita che - se vinta - potrebbe rialacciare i doriani ai sogni europei. Chissà, pure da Champions. Intanto questa mattina alle 12, nei locali della Federclubs, sarà festeggiata la nascita del Sampdoria Club argentino di Buenos Aires.
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