CASSINA DE’ PECCHI

Ha chiesto e ottenuto un rinvio del processo per poter risarcire il danno Enrica Ambrosino, il dirigente del Comune di Cassina dè Pecchi accusata di essersi data per sei anni a spese pazze con i soldi dell’amministrazione prima di finire agli arresti domiciliari per peculato e falso. L’imputata - dirigente 61enne del settore Finanze, tributi e personale -, è accusata di aver sottratto nel tempo quasi 167mila euro, attraverso l’emissione di falsi mandati di pagamento per spese personali e firmandosi false retribuzioni per attività lavorative mai prestate. Si sarebbe così comprata vestiti, scarpe, elettrodomestici e si sarebbe fatta pagare il canone Rai, le tasse universitarie del figlio, Ici, Irpef e bollo dell’auto.

Arrestata il 20 luglio, dopo il decreto di giudizio immediato ha chiesto di essere giudicata con rito abbreviato, che in caso di condanna concede lo sconto di un terzo della pena. Il procedimento davanti al gup Enrico Manzi è stato rinviato al 5 marzo, perché l’imputata sta valutando la possibilità di risarcire il danno causato.

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