Castellano chiede di andare alla Cassazione

Il modo per evitare il prevedibile trasferimento d'ufficio c’è e Francesco Castellano ha deciso di approfittarne. Il presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano ha chiesto al Csm di andare in Cassazione come consigliere. Se la domanda sarà accolta si bloccherà la procedura per incompatibilità ambientale e funzionale, aperta quando Castellano è stato indagato dalla Procura di Perugia per i suoi rapporti con l'ex presidente di Unipol, Giovanni Consorte. Ci sono buone possibilità che la terza commissione del Csm dica di sì e lo farà probabilmente lunedì.

Così, Castellano eviterà anche di presentarsi martedì davanti ad un’altra commissione, la prima, per rispondere alle contestazioni: di aver compromesso il prestigio dell'ordine giudiziario con «anomali interessamenti e interventi «su vicende giudiziarie che riguardavano Consorte» e di «inopportune richieste di favori» all'allora presidente di Unipol. Il magistrato milanese andrebbe via dall’attuale sede e non dirigerebbe più un ufficio: verrebbero dunque meno le ipotesi di incompatibilità ambientale e funzionale.

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