Centodue animali «confiscati»

Animali incatenati, perfino da morti. Nel campo rom Casilino 900 l’ufficio diritti animali del Comune, la questura, e il Nirda, Nucleo investigativo per reati contro gli animali del Corpo Forestale dello Stato hanno confiscato centodue animali, di cui 66 gatti e 36 cani in pessime condizioni igienico-sanitarie, pieni di pulci, zecche e parassiti. Tutte le femmine erano gravide mentre un meticcio senza vita era ancora incatenato. Alcuni cuccioli, con la gastroenterite, sono stati portati al canile Muratella, i restanti animali in altre strutture dove verranno curati e sterilizzati, e poi dati in adozione. Mancano però all’appello 40 cani. Un anno fa, infatti, l’Ufficio diritti animali ne aveva censiti circa 80: la metà oggi è scomparsa. Successivamente l’Uda aveva chiesto supporto alle forze dell’ordine, per reprimere i maltrattamenti rivolgendosi anche al dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, Raffaele Clemente.
Qualche mese fa quindici cani che si spostavano dal Casilino 900 a Centocelle erano stati prelevati, sterilizzati, microchippati e vaccinati.

Altri 9, trovati ieri, hanno subito lo stesso trattamento ma sono stati lasciati liberi nell’area, perché accuditi da persone responsabili. Si sta infine ancora cercando casa per i tre furetti sequestrati qualche giorno fa sempre nell’accampamento.

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