Centri sociali La città presa in ostaggio Scritte sui muri: «Nassirya festa nazionale» Vandalismi, graffiti, petardi e blocchi stradali: 5mila autonomi rovinano il sabato ai milanesi An e Fi: «Indegna gazzarra». L’ex leader di PotOp Scalzone in pi

Hanno bloccato il centro, offeso la memoria dei martiri di Nassirya e lasciato una scia di imbrattamenti, insulti e danni lungo tutto il percorso del corteo. I centri sociali hanno manifestato così per chiedere «spazi sociali». Ed è stato un giorno nero per quei milanesi che hanno subito ritardi e disagi per le corse dei tram cancellate e le strade chiuse. Con le bombolette spray sono state vergate delle scritte «Nassirya festa nazionale». A Porta Romana i disobbedienti hanno scalato le impalcature e imbrattato i grandi pannelli pubblicitari, srotolando due grandi striscioni contro la «mercificazione del corpo». Li ha arringati con un comizio anche l’ex capo di Potere operaio Oreste Scalzone: «Il conflitto scoppierà», ha detto. Devastazioni anche al Parco delle basiliche. Il tutto con la copertura dei fumogeni. Le notizie arrivate via telefono da Bergamo - scontri e arresti fra gli autonomi per l’apertura di una sede di Forza Nuova - hanno fornito alla fine il pretesto per un fuori-orario.

Il corteo è arrivato all’incrocio tra viale Tibaldi e via Meda, bloccando la circolazione sulla circonvallazione esterna. I manifestanti hanno lanciato alcuni grossi petardi alla Guardia di finanza e alla polizia e incendiato alcuni cestini.

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