«Una sentenza che non è di mediazione, ma che esprime una linea equilibrata e condivisibile». A parlare, riferendosi agli esiti del legittimo impedimento, è il presidente emerito della Consulta Cesare Mirabelli, il quale sposa fino in fondo la scelta degli attuali giudici costituzionali, ritenendo che la legge non sia stata smantellata: «È un intervento ragionevole che non distrugge, ma ritocca - afferma -. Dà rilievo allimpedimento determinato dallesercizio delle sue funzioni da parte del presidente del Consiglio senza però farne un privilegio personale». Nessun sconvolgimento dunque, per limpianto della legge, perché «limpedimento del premier correlato alle sue funzioni e anche alle attività preparatorie e coessenziali - dice - resta in piedi, ma con un vincolo di ragionevolezza. Insomma dietro questa etichetta non si può celare qualsiasi cosa».
La Corte, conclude Mirabelli, «ha escluso infatti il valore assoluto dellattestazione della presidenza del Consiglio: non è consentita unautocertificazione che impedisca ogni tipo di verifica da parte del giudice; e ha quindi dichiarato illegittima la conseguente impossibilità per il giudice di valutare in concreto limpedimento addotto; il che vuol dire che possono esserci controlli in sede processuale, non che il giudice possa disattendere se limpedimento cè».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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