da Ankara
È stato depositato ieri il rinvio a giudizio dell'omicida di padre Santoro, assassinato il 5 febbraio scorso in una chiesa a Trebisonda, in Turchia. L'atto di accusa della procura di Trebisonda contro il sedicenne Ouz Akti si riferisce ai reati di omicidio premeditato, porto d'armi illegale e attentato alla sicurezza. Per il giovane la procura ha chiesto una condanna a ventisei anni e otto mesi di reclusione.
Don Andrea, 61 anni, fu ucciso a colpi di pistola allinizio febbraio nella chiesa di Santa Maria. L'omicida, secondo quanto riferito da una testimone, Loredana Palmieri (l'assistente di don Andrea) avrebbe urlato «Allah Akbar» («Dio è grande») prima di sparare. Il nunzio apostolico in Turchia, monsignor Antonio Lucibello, aveva riferito che il sacerdote «era in ginocchio e di spalle, si apprestava a celebrare la funzione, quando gli hanno sparato».
Secondo il racconto di monsignor Padovese, l'omicida non sarebbe entrato in Chiesa ma avrebbe sparato dalla porta.
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