Dopo cinque anni nessun processo per l’eroe morto

Non pensano al risarcimento economico. Non ci tengono a quella medaglia d'oro al valore civile. A cippi, targhe o intitolazioni di stanze al comando dei Vigili del fuoco. Almeno, non ci pensano e non ci tengono più di tanto.
Per carità, sono grate di questi riconoscimenti e della solidarietà dei colleghi. Così come di quel posto di lavoro assegnato alla figlia dell'eroe che aveva, ben cinque anni fa, sacrificato la sua vita per salvarne tante, quelle dei suoi compagni e di chi era intervenuto quel maledetto giorno a Serra Riccò. Dignitosamente, da persone semplici e di cuore, senza ipocrisie e tante fanfare. Due donne perbene. E tutt’altro che sprovvedute. Quello per cui combattono veramente è la richiesta di giustizia. Così che tragici incidenti del genere non accadano mai più.

Così che quei carichi pericolosi di gas o altro materiale non riesplodano più nelle nostre strade, piazze e aree industriali stroncando altre vite uguali a quelle di un marito affettuoso, di un padre pieno di attenzioni e di un esemplare caposquadra che adesso non c'è più. (...)

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