New York. Attaccata dagli avversari, ridicolizzata da giornali e televisioni, Hillary Clinton ha fatto una goffa marcia indietro sul suo racconto dellarrivo 12 anni fa in Bosnia sotto il tiro dei cecchini, affermando di «essersi espressa male». Una correzione di tiro più che dovuta dopo che le tv americane hanno impietosamente tirato fuori le immagini di repertorio che mostrano una Hillary, molto più giovane, che dopo essere atterrata con la figlia Chelsea, allora adolescente, a Tuzla saluta tranquilla le autorità che laccolgono allaeroporto e si ferma anche a parlare con una bimba bosniaca che le ha consegnato una poesia.
Per la candidata democratica si tratta solo di «un piccolo passo falso». Ma sarà difficile per lei far dimenticare lenorme, e comico, contrasto tra le immagini di quel tranquillo arrivo a Tuzla nel 1996 e la descrizione drammatica che lei ne aveva fatto la scorsa settimana durante un discorso alla Georgetown Washington University.
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