Coppa d’Africa Diktat del ct dell’Egitto: «In nazionale solo musulmani osservanti»

Il ct della nazionale di calcio dell’Egitto ha deciso che d’ora in avanti convocherà in squadra solo quei giocatori che siano anche musulmani osservanti. Qualità che gli aspiranti nazionali dovranno avere in pari misura. I commenti del ct Hassan Shehata sono stati pubblicati dai giornali egiziani e mostrano quanto sia in aumento i legame tra sport e religione in una nazione islamica di circa 80 milioni di abitanti. Da anni gli atleti egiziani dimostrano in pubblico e davanti ai media la loro religiosità, magari inginocchiandosi e ringraziando Dio dopo un gol o dopo una vittoria o pregando tutti assieme prima di un match invocando l’aiuto dal cielo. Ora però il ct Shehata vuole concedere alla religione ancora più spazio in nazionale. L’Egitto è attualmente impegnato in Angola nella Coppa d’Africa, vinta in casa due anni fa.

Shehata ha detto che «la devozione» rappresenterà per lui la caratteristica principale che deve mostrare un calciatore che vuole giocare in nazionale. «Non convocherò giocatori che non sono osservanti, anche se più bravi degli altri», ha detto il ct egiziano.

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