Per il «Corriere» o Bagutta o morte

Cosa c’è dietro alla massiccia campagna stampa (ben quattro articoli da aprile) che il Corriere della Sera ha intrapreso in difesa dello sfratto del Ristorante Bagutta di Milano? Secondo Dagospia il ristorante è strenuamente difeso da via Solferino in quanto sede dell’omonimo premio presieduto dalla firma del Corriere Isabella Bossi Fedrigotti. Non solo: i ristoratori non sono neanche sotto sfratto. Semplicemente è scaduto il contratto di locazione, e per il rinnovo i proprietari hanno chiesto un adeguamento dell’affitto agli attuali prezzi di mercato. Di fronte all’aumento i locatari hanno quindi chiamato in causa la soprintendenza e l’assessore comunale alle Attività produttive, fino a suscitare un’interrogazione parlamentare del Pd rivolta al ministro dei Beni culturali Sandro Bondi.

«Scambiare un ristorante per l’Altare della Patria - commenta Dagospia - vale nella misura in cui le condizioni economiche dei proprietari risultassero alla canna del gas. La famiglia Pepori, che gestisce il locale dal 1926, dichiara un attivo di 2,5 milioni di euro».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica