«Costretti a essere eroi»

«Solo nella mia farmacia, negli ultimi sei mesi ci sono state ben cinque rapine a mano armata in un drammatico crescendo di violenza ed efferatezza (nell’ultima il rapinatore ha giocato alla “roulette russa” contro la testa di mio padre!)». È il drammatico racconto di Vittorio Contarina, il giovane farmacista che ci ha scritto per lanciare l’allarme sicurezza nelle farmacie e per proporre «una campagna mirata a prevenire questi reati e a rispondere a questo attacco frontale alla nostra categoria mediante una maggiore collaborazione tra le forze dell’ordine e attraverso una adeguata redistribuzione degli uomini nelle zone più a rischio».

«Non vogliamo essere costretti a fare gli eroi», aggiunge Contarina, che elenca alcune possibili soluzioni al problema: un vetro antiproiettile sul bancone («ma il nostro è un lavoro che si basa sulla fiducia, sul contatto diretto con i clienti»), o una persona addetta alla sicurezza («ma se i criminali ci costringessero a pagare qualcuno per la nostra protezione, avrebbe tanto il sapore del pizzo»). Contarina confida quindi nel sindaco Alemanno e spera «che succeda come nei film, dove gli “eroi” vincono sempre».

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