Cronache

Banca abusiva gestita da extracominitari: sequestrati 70mila euro

Le banconote di vario taglio erano abilmente occultate tra gli interni d'arredo del negozio etnico gestito da due individui di nazionalità nigeriana

Banca abusiva gestita da extracominitari: sequestrati 70mila euro

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ferrara, nella giornata di venerdì 13 dicembre, hanno eseguito una perquisizione in un negozio etnico di generi alimentari della città estense, utilizzato da due gestori di nazionalità nigeriana come una vera e propria banca abusiva. La stessa, infatti, serviva per la raccolta dei risparmi dei connazionali presenti sul territorio ferrarese. Nel corso delle operazioni è stato rinvenuto e sequestrato denaro contante per 70 mila euro. Le banconote di vario taglio erano state abilmente occultate tra gli interni d'arredo del negozio in buste di plastica e suddivise per singolo 'cliente risparmiatore'. La perquisizione, disposta dalla locale Procura, ha consentito di rinvenire, oltre all'ingente somma, anche una dettagliata contabilità della gestione dei risparmi. Abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento. Questa l'accusa mossa nei confronti dei due responsabili della gestione della banca irregolare.

Le indagini, coordinate dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Ferrara, hanno preso l'avvio dall'analisi dei flussi finanziari connessi all'approfondimento di numerose segnalazioni di operazioni sospette, inviate dall'Unità Informazione Finanziaria (U.I.F.) istituita presso la Banca d'Italia, nei confronti dei due soggetti. In particolare gli approfondimenti delle Fiamme Gialle hanno permesso di rilevare cospicue movimentazioni finanziarie a favore degli indagati, con versamenti di denaro su carte di credito ricaricabile a loro intestate e successivi prelievi. Sono tutt'ora in corso ulteriori accertamenti per ricostruire i flussi finanziari al fine di determinarne sia la reale provenienza, sia la destinazione futura. L'attività di servizio dimostra, ancora una volta, come sia alta l'attenzione dei militari a tutela di un settore delicato per l'intera economia, come quello dei mercati finanziari.

Il fenomeno del riciclaggio in Italia è disciplinato dal codice penale all'articolo 648bis e consiste nell'introduzione di fondi di provenienza illecita in attività illegali. La raccolta del risparmio ed il trasferimento di fondi tra cittadini nigeriani tramite canali paralleri rispetto a quelli ufficiali è un fenomeno conosciuto con il nome di Hawala. Tale sistema è basato sull'onore dei soggetti incaricati al disloco fisico del denaro ed è altamente sviluppato e utilizzato in Medio Oriente, Nord Africa, Corno d'Africa e Asia meridionale. I vantaggi per coloro che pongono in essere la Hawala sono chiaramente economici. I profitti, infatti, derivano dalle commissioni nonché dai tassi di cambio applicati che, ovviamente, molto spesso non sono quelli legali.

Non esiste poi tracciabilità dei movimenti, il che rende questo sistema riconducibile al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

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