Un 47enne di Andria dichiarava un reddito di 658 euro, frutto di indennità di disoccupazione e assegni familiari, ma aveva un patrimonio non indifferente: un appartamento di lusso, un negozio di articoli per la casa, due auto, quattro motociclette. Aveva anche due conti correnti bancari e alcune quote societarie. Insomma, non se la passava male. Gli inquirenti lo tenevano sott'occhio per i suoi precedenti (arrestato per spaccio continuato di cocaina, hashish e marijuana, attualmente è sotto processo). Dalle prime luci dell'alba i carabinieri hanno eseguito, nei suoi confronti, il sequestro dei beni disposto dal Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica.
Negli ultimi anni l'uomo aveva acquistato e rivenduto 29 autoveicoli e 13 motocicli.
Il provvedimento, emesso sulla base della legislazione antimafia che consente di sequestrare i beni delle persone socialmente pericolose di cui non si è in grado di dimostrare la provenienza legittima, prevede anche l’aggravamento della sorveglianza speciale.
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