La manovra correttiva, negata fino a poco tempo fa, smentita a ogni livello subito dopo l'approvazione della legge di Bilancio, diventa una possibilità.
Parola del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti: «Questo è un problema e lo vedremo nei prossimi mesi», ha risposto ieri a chi gli chiedeva se i dati negativi sulla crescita costringeranno a rimettere mano agli obiettivi di finanza pubblica. Un'altra mina per gli equilibri del governo: di certo per far quadrare i conti serviranno dai 7 ai 15 miliardi. Resta aperta anche la partita del successore di Boeri all'Inps.
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