Disoccupati Record nell’Ue ma la corsa perde colpi

Mese dopo mese, record dopo record, nell’Unione europea la disoccupazione continua a crescere sotto la spinta della recessione penalizzando molto anche i più giovani. Ma nonostante tutto, il ritmo di incremento registra un primo lieve rallentamento. E qualcuno già comincia a parlare di possibile stabilizzazione. A fornire il quadro aggiornato della situazione è stato Eurostat, l’ufficio statistico europeo, che ieri ha diffuso i dati sull’andamento della disoccupazione lo scorso giugno. I numeri, per ora, continuano a essere allarmanti. Nei 16 Paesi di Eurolandia le persone senza lavoro sono arrivate ad essere il 9,4% della popolazione attiva (contro il 9,3 di maggio e il 7,5 di un anno fa), il livello più alto registrato dal giugno del 1999. E nell’insieme dell’Ue si è passati dall’8,8 di maggio all’8,9% di giugno, il massimo dal 2005. In termini assoluti, i disoccupati sono arrivati ad essere 21.526.

000 nei 27 e 14.896.000 nei Paesi che hanno già adottato l’euro. Rispetto a un anno fa, l’esercito dei disoccupati ha visto crescere i suoi effettivi di 3.170.000 unità a livello Ue-16 e di 5.024.000 unità nel totale Ue.

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