«Donne al governo? Più concrete»

Il vicepresidente lombardo: appoggio Berlusconi che vuole fare un esecutivo femminile al 30%

«Non sono mai stata un’estimatrice delle quote rosa ma giudico molto positivamente l’affermazione del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che dichiara di voler formare un Governo composto per il 30 per cento di donne. Un’affermazione inequivocabile che, dopo il “faccia a faccia” televisivo con Romano Prodi, ci ripropone il miglior Berlusconi, il Berlusconi modello “Vicenza-Confindustria”, che non utilizza teorie filosofiche ma parla in maniera diretta, chiara e netta».
Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione Lombardia e membro del Direttivo Nazionale di Alleanza Nazionale, è intervenuta in questo modo sulle dichiarazioni rilasciate ieri dal premier in materia di donne e, appunto, «quote rosa» da riservare nella composizione del possibile futuro governo di centrodestra alle candidate della Casa delle Libertà elette nelle prossime elezioni politiche.
«Ritengo che in ogni ambito della vita e quindi anche nella politica e nelle Istituzioni - conclude Viviana Beccalossi -, le persone non debbano essere valutate per il sesso cui appartengono, ma per loro intelligenza, la loro preparazione e le loro capacità.

Una cosa è certa: le donne sanno essere più concrete e pragmatiche degli uomini, doti fondamentali per chi deve governare, per chi deve prendere decisioni importanti e spesso difficili, avendo come unico obiettivo finale il bene comune».

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