Doria senza regole «Ai clandestini più diritti che a noi»

Per Marco Doria nessuno è clandestino ma diritti e doveri non possono essere uguali per tutti. Il marchese dal sangue blu ma dal cuore rosso dà la sua ricetta per l’accoglienza degli immigrati a Genova con dichiarazioni non propriamente moderate che riguardano il tema dell’immigrazione e molto diverse da quelle che sono le posizioni del Pd. Un pensiero uscito durante un confronto tra candidati sindaci al Centro di Solidarietà moderato da Davide Lentini e che andrà in onda questa sera su Telenord alle 21 all’interno della trasmissione Tiro Incrociato. «Il concetto di clandestino? Lo contesto dal punto di vista etico e umano - spiega il candidato del centrosinistra -. Chi arriva a Genova con i barconi è automaticamente un cittadino della nostra comunità perché siamo la comunità del mondo e dobbiamo includere.

Se una persona ha bisogno il fatto di verificare se ha un passaporto o non ce l’ha è secondario». Un ragionamento che scaturisce da una domanda sul concetto di accoglienza, uno dei termini chiave che si ritrova anche nel programma elettorale (...)

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