E Grillo gli dà un preavviso di licenziamento

Roma. «Sono loro i Co.co.co, se entro cinque giorni non ci rispondono li licenziamo». Così Beppe Grillo (nella foto) che ieri è stato ricevuto a palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Romano Prodi. Uscito dopo un'ora di colloquio il comico genovese ha spiegato ai cronisti, e ai curiosi, che lo attendevano, di aver consegnato al premier le richieste pubblicate dal suo blog e sottoscritte da un milione e mezzo di cittadini su energia, sanità economia e telecomunicazioni.
«Gli ho portato anche una lettera di prelicenziamento - afferma il comico - loro sono lavoratori dipendenti e noi i datori di lavoro, se non fanno quello che chiediamo sono passibili di licenziamento».

Prodi, riferisce Grillo, ha ascoltato, «è stato molto aperto ed ha preso atto, poi ha detto che farà stampare le richieste e le distribuirà ai vari ministri». «Ho chiesto al premier - ha aggiunto Grillo - di spiegare qual è il senso che hanno della modernità, che idea hanno. Se pensano che l'Italia debba diventare una piattaforma logistica dell'Europa».

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