E Sergio rassicura Sacconi: "La direzione resta qui"

Nessuna localizzazione delle funzioni direzionali e progettuali di Fiat all’estero. Lo ha assicurato ieri l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, in un colloquio telefonico con il ministro del Lavoro

Nessuna localizzazione delle funzioni direzionali e progettuali di Fiat all’estero. Lo ha assicurato ieri l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, in un colloquio telefonico con il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Marchionne, si legge in una nota del ministero, «ha spiegato il senso delle ipotesi formulate con riferimento a futuri e possibili, ma assolutamente non decisi, assetti societari, senza alcun riferimento nè per l’oggi nè per il domani a una diversa localizzazione delle funzioni direzionali e progettuali». Ieri frattanto è proseguito il dibattito, con accenti polemici, sull’ipotesi di una fusione Fiat-Chrysler e di un’eventuale, conseguente, spostamento del quartier generale del gruppo da Torino a Detroit. «Il governo convochi Marchionne e si discuta finalmente del piano industriale della Fiat» ha detto il segretario della Cgil, Susanna Camusso.

«Mi pare che le dichiarazioni di Marchionne - ha sottolineato - confermino tutte le perplessità che avevamo: non possiamo che continuare a chiedere che il governo faccia una volta tanto il proprio mestiere». Nella seconda metà della prossima settimana è già in calendario un incontro tra Marchionne e il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. Incontro che aveva come tema originario Termini Imerese.

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