E gli sponsor del poeta provano a minimizzare

«Una citazione di Benjamin, ha spiegato il professor Sanguineti. Una precisazione, quasi superflua, che avrebbe dovuto spegnere le polemiche intorno alla sua provocazione che, ricordiamolo, viene da un intellettuale la cui vocazione democratica e legata ai valori della nostra Costituzione è nota a tutti. Così non è stato. C'è qualcosa di pretestuoso nelle reazioni scandalizzate che si sono succedute». Cercano una marcia indietro onorevole, provano a rattoppare lo squarcio fatto da Edoardo Sanguineti i leader della sinistra radicale.

Giorgio Devoto, segretario provinciale Comunisti italiani, Gianluca Mambilla, coordinatore Unione a sinistra e Bruno Pastorino, segretario provinciale Rifondazione Comunista sono imbarazzati, ma non smentiscono certo il loro campione: «Le riflessioni del professor Sanguineti infastidiscono perché ci ricordano che la nostra è una società attraversata da laceranti disuguaglianze sociali; che quello in cui viviamo è un mondo che in questi anni ha visto contemporaneamente accrescere odi, fondamentalismi e incommensurabili ricchezze accentrate nelle mani di pochi. È anche delle amministrazioni locali l'impegno ad assumere i bisogni delle classi popolari come tema centrale e prioritario della loro iniziativa di governo».

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