Valentina Raffa
Quando hanno avvistato la nave dei soccorritori hanno pensato di essere in salvo. Invece le oscillazioni prodotte dalla loro euforia su quel peschereccio stracolmo di gente all'inverosimile e già in precarie condizioni di galleggiamento li ha rovesciati in acqua. Si consuma così, al largo della Libia, un'altra tragedia del mare. I militari della nave Bettica della Marina italiana hanno iniziato subito le operazioni di recupero, mentre giungeva in soccorso la fregata Bergamini che ha inviato sul posto i propri mezzi navali e l'elicottero, che ha lanciato le zattere di salvataggio. Sono 562 gli immigrati salvati, 5 i corpi recuperati, e si teme che altri passeggeri siano stati inghiottiti dal mare. La Bettica ha poi soccorso altri 108 migranti.
I viaggi della speranza in questi giorni si sono intensificati. Da lunedì a oggi sono arrivati sulle nostre coste 5500 immigrati, di cui 3mila soccorsi nelle ultime 48 ore divisi in 23 imbarcazioni, e tanti altri barconi sarebbero già pronti a prendere la via del mare. La macchina dell'accoglienza lavora a pieno regime. A Trapani ieri mattina sono arrivati a bordo della Dignity I di Medici senza frontiere 371 immigrati. Poco dopo, alle 13, a Palermo è attraccata la Dattilo della Guardia costiera con 1045 passeggeri, fra cui 250 minori non accompagnati. Tra i 150 immigrati giunti a Lampedusa, alcuni avevano ustioni sul corpo a causa della benzina con cui sono venuti a contatto durante la traversata. C'era anche una bimba di 9 mesi che ha viaggiato sola perché la madre sarebbe morta durante la traversata. Non hanno infatti dato frutto le ricerche su un'altra nave dei soccorsi. Trasferito d'urgenza in ospedale un bimbo di 2 anni con gravi difficoltà respiratorie e forte disidratazione, prelevato con l'elisoccorso della Marina militare italiana dalla nave che lo aveva preso a bordo. Per oggi è previsto l'arrivo a Salerno di 1017 immigrati, a Cagliari se ne attendono 400.
La polizia giudiziaria è al lavoro per individuare gli scafisti. A Pozzallo ne sono stati fermati due, tra cui un minorenne. Quest'ultimo è stato accompagnato al centro di prima accoglienza per minori di Catania in stato di fermo, mentre il maggiorenne si trova in carcere a Ragusa. Grazie ai racconti resi agli investigatori dai testimoni, è stato individuato un terzo scafista anche lui minorenne, che si sarebbe limitato ad aiutare il maggiorenne nella conduzione del natante. Per questo, non essendo emersi gravi indizi di reato a suo carico, il minorenne è stato denunciato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sarà processato ma, data la giovanissima età, non è stato condotto al centro di permanenza.
I 417 immigrati, giunti a Pozzallo sui gommoni condotti da questi nocchieri fermati, sono stati ospitati all'Hotspot di Pozzallo in attesa di essere trasferiti in altre strutture. Nel 2016 all'hotspot di Pozzallo hanno fatto ingresso 5.615 immigrati giunti in 16 sbarchi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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