Ecco cosa prevedeva la proposta Concia

La proposta di legge della deputata del Pd Anna Paola Concia introduceva nel codice penale, all’articolo 61, tra le circostanze aggravanti comuni quella inerente all’orientamento sessuale. Secondo il ddl, quindi, aggravava il reato anche «l’avere, nei delitti colposi contro la vita e l’incolumità individuale, contro la libertà personale e contro la libertà morale, commesso il fatto per finalità inerenti all’orientamento e alla discriminazione sessuale della persona offesa dal reato».
Il testo aveva ricevuto l’approvazione di buona parte del mondo gay. La comunità dei transessuali invece, non si sentiva tutelata dalla proposta di legge, dal momento che al suo interno non vi era contenuto alcun riferimento esplicito per i trans. Dal mondo politico si era invece alzata la voce contraria dell’Udc, che riteneva incostituzionale il ddl.


E proprio per le pregiudiziali di costituzionalità avanzate dal partito di Casini, con i voti anche di Pdl e Lega Nord, l’aula della Camera ha bocciato il testo di legge sull’omofobia. Per un rinvio del testo in commissione si era battuto il presidente della commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, ma il Pd si è opposto, temendo che il testo finisse in un cassetto.

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