Nel 1997 Telekom Serbia fu acquistata da Telecom Italia. Un affare da 900 miliardi di lire gestito dal conte Gianni Vitali, che incassò una parcella da 22 miliardi per la «mediazione». I soldi rientrarono in Italia tramite la finanziaria guidata da Loris Bassini, imprenditore nato a Predappio.
Una parte di questi proventi, più di 4 miliardi, venne «girata» al deputato finiano Italo Bocchino e alla moglie Gabriella Bontempo attraverso due operazioni: un assegno da 1,26 miliardi alla Goodtime Sas (controllata dalla Buontempo) e un’anticipazione da 2,4 miliardi di crediti che la presidenza del Consiglio avrebbe dovuto dare al quotidiano Roma, di cui Bocchino era editore. Ora Bassini sostiene di avere un credito di 800mila euro dalla Goodtime Sas e si è rivolto all’ufficiale giudiziario che ha disposto il pignoramento.
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