Gli ecologisti bocciano Ferrante, Fo e soci

I candidati dell’Unione rimediano una bocciatura anche dalle associazioni degli ecologisti-ciclisti. Tutte rigorosamente legate al centrosinistra: dalla «Ciclofficina popolare della Stecca» a «Ciclobby» passando per «Datecipista», «Ruota libera» e «Criticalmass». Gli aspiranti sindaci non passano l’esame davanti agli amanti dei due pedali che sognano Milano come Amsterdam. Tutti bocciati, dunque, Bruno Ferrante, Dario Fo, Milly Moratti e Davide Corritore perché «impreparati» sul tema della mobilità. La votazione dopo che i quattro hanno speso novanta minuti della loro campagna elettorale per illustrare idee e progetti sul tema alla libreria Tikkun, davanti a duecento e passa spettatori autodefinitisi «ciclisti utopisti». E Ferrante? Promette «un nuovo incontro post primarie per costruire un programma di governo della città che tenga conto delle indicazioni».

Poi getta alle ortiche l’aplomb: «L’obiettivo è battere il centrodestra, non dimenticatelo. Bisogna vincere le elezioni contro i poteri forti che vendono petrolio e che non costruiscono biciclette». Uscita accolta tra gli applausi degli altri competitor, esclusa Milly Moratti per ovvi motivi familiari.

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