I fratelli Paolo, Jonella e Giulia Ligresti avranno quasi certamente ancora voce nel consiglio di amministrazione della «nuova Premafin», passata nell'orbita di Unipol. All'opposto della famiglia siciliana, il custode giudiziale Alessandro Della Chà (cui fa capo il 3,8% della holding) e i curatori fallimentari di Imco e Sinergia (titolari rispettivamente del 2,6% e del 3,9%) non hanno infatti presentato alcuna lista di minoranza in vista del rinnovo del vertice.
Questo significa che i Ligresti - a cui dopo il passaggio di consegne a Unipol (81% del capitale), rimane il 5,9% di Premafin - dovrebbero ottenere un posto nel board contro i 12 consiglieri espressi dal gruppo bolognese guidato dall'amministratore delegato Carlo Cimbri: i Ligresti hanno, infatti, presentato una lista di minoranza per il board che sarà votata nell'assemblea dei soci della ex holding il 18 settembre (24 settembre in seconda convocazione). Domani Premafin ufficializzerà le liste; il termine per la presentazione era venerdì scorso. Questo board di Premafin rimarrà, tuttavia, operativo soltanto pochi mesi.
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