Economia

Cosa cambia da gennaio sulle carte di credito per i pagamenti online

Le novità dovrebbero essere obbligatorie a partire dall'inizio del nuovo anno. L'impegno è quello di non andare oltre i 3 mesi dalla scadenza

Cosa cambia da gennaio sulle carte di credito per i pagamenti online

Con l'arrivo del nuovo anno, per portare a termine un acquisto tramite eCommerce, sarà richiesto un nuovo parametro di sicurezza, ovvero la cosiddetta Strong customer authentication (Sca).

Si tratta di un duplice sistema di autenticazione previsto dalle direttive dell'Autorità Bancaria Europea (Abe) per tutte quelle transazioni online che verranno effettuate con carte di credito. Con l'entrata in vigore della Sca saranno quindi richieste al consumatore delle informazioni aggiuntive con lo scopo di rendere più sicuro questo genere specifico di transazioni attraverso un sistema che permette di verificare l'identità dell'acquirente e la validità dell'utilizzo di uno specifico strumento di pagamento. Come anticipato da Business24Tv, potrebbe trattarsi di una "impronta digitale" o più semplicemente di una password alfanumerica valida per un'unica operazione.

Con la crescita esponenziale dell'eCommerce nel 2020, motivata ovviamente in primis dalle misure restrittive adottate un po' ovunque a causa della pandemia Coronavirus, è diventato quasi un obbligo per tutte le maggiori aziende italiane attrezzarsi in modo rapido per rispondere al meglio alle nuove esigenze dei consumatori. Il passaggio alla Sca, che potrebbe risultare problematico in particolar modo nelle prime fasi (l'obbligo dovrebbe scattare dal prossimo 1 gennaio 2021) viene valutato positivamente da chi si occupa di gestire le transazioni, come ad esempio l'head of products and solutions Southern Europe di Visa. "L’obiettivo è quello di rendere più sicuri gli acquisti online, riducendo le frodi grazie all’adozione di livelli di sicurezza aggiuntivi per verificare pagamenti su web e contactless", ha spiegato Andrea Fiorentino, come riferito da Business24Tv.

La Banca d'Italia, secondo quanto anticipato da Agi, sta proprio in queste ore sollecitando tutti gli operatori del settore a "completare per tempo il processo di migrazione alla Sca richiedendo l'invio di piani di migrazione e aggiornamenti trimestrali nonchè promuovendo il confronto con tutte le parti coinvolte nell'ambito del Comitato Pagamenti Italia". Qualche problema in più potrebbe insorgere proprio nei pagamenti e nelle operazioni di checkout online, una situazione che spaventa le aziende per l'eventualità che il meccanismo più complesso possa spaventare i consumatori e far diminuire il volume degli affari. Ciò nonostante, BankItalia sollecita tutti a rispettare i termini di scadenza previsti e superare"eventuali residue problematiche con modalità tali da garantire, in ogni caso, la continuità dei pagamenti". Il tutto diventa "cruciale, a causa dell'emergenza legata alla pandemia di Covid-19, che rende essenziale consentire ai cittadini, anche in considerazione di situazioni di lockdown, di poter effettuare operazioni di acquisto a distanza (tra cui quelle relative a beni primari, quali alimentari e farmaci)".

L'impegno delle parti coinvolte è quello di non andare oltre i 3 mesi dalla scadenza: in questa fase non saranno concesse transazioni prive di Sca quando si andrà oltre l'importo di 1.000 euro nel corso del primo mese successivo al 31 dicembre 2020, l'importo di 500 euro nel corso del secondo mese e l'importo di 100 euro nel corso del terzo mese.

Esclusi dalla Sca i pagamenti effettuati a "beneficiari attendibili", ovvero a quei venditori di fiducia segnalati come tali dal titolare della carta all'istituto di credito a cui si appoggia. Il sistema non sarà applicato neppure su transazioni a basso rischio bancario o di scarso valore (pagamenti fino a 30 euro o comunque pagamenti cumulativi fino a 100 euro).

Sarebbero escluse anche le transizioni relative a pagamenti ricorrenti (ad esempio ricariche ed abbonamenti).

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