«Combattere la Russia con l'arma delle sanzioni significa soltanto far chiudere le aziende. Alle quali, francamente, il conflitto Mosca-Kiev interessa poco o nulla». Cleto Sagripanti, presidente di Assocalzaturifici, scrive a Federica Mogherini, alto rappresentante Ue per gli Affari esteri: «Siamo al suicidio economico - dice - migliaia di aziende rischiano di sparire, mentre la Cina si è già accaparrata importanti quote di mercato in Russia. Per non parlare del Brasile. Il problema è che ci piace fare da zerbino agli Usa. Inutile ricordare com'è finita in Libia». Questi i risultati delle sanzioni per un comparto che a oggi genera un valore di 7 miliardi con 6mila aziende, 230mila addetti (compreso l'indotto): nei primi sei mesi dell'anno, l'export di calzature in Russia è pesantemente calato del 17,5%. Trend simili si registrano anche per le esportazioni verso l'Ucraina (-26,2%) e il Kazakistan (-16,8%).
Un crollo destinato, purtroppo, a crescere nel secondo semestre che sta per chiudersi. Che cosa risponderà - se risponderà - Federica Mogherini a Sagripanti? Una risposta indiretta c'è già: alla Ue poco importa delle imprese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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