«Nessun rischio per l'economia italiana». Così l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha commentato la grave crisi che sta investendo la Libia e che ha portato, nei giorni scorsi, alla chiusura del gasdotto che collega l'Italia al paese nordafricano. Intervistato dalla trasmissione Hard Talk della Bbc, il manager ha spiegato: «È vero che la Libia rappresenta il 12% delle importazioni italiane, ma abbiamo talmente tanto gas da altre fonti che non vedo problemi per il futuro. Ci è già successo di passare un inverno senza il gas libico senza particolari problemi». Secondo Scaroni, dunque, «la situazione in Libia non è un problema per l'Italia ma certamente è un problema per Eni, che nel Paese sta perdendo produzione: si tratta comunque di una parte relativamente piccola della nostra produzione complessiva e troveremo il modo di rimpiazzare questa perdita».
Più grave, invece, la situazione in Nigeria: «Complessivamente - ha affermato Scaroni - perdiamo 30mila barili al giorno: stiamo lavorando per trovare soluzioni tecniche che ci consentano di sapere in tempo reale se qualcuno sta prelevando il nostro petrolio dagli oleodotti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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