Tutto come da copione. La quarta emissione del Btp Italia si è chiusa ieri, in anticipo di due giorni rispetto alla scadenza fissata dal Tesoro, con un ricco incasso: poco più di 17 miliardi di euro, uno in meno del collocamento dello scorso ottobre. Dopo i 9 miliardi raccolti lunedì, richieste per altri 8,07 miliardi sono arrivate entro le 17,30 di ieri per via telematica o attraverso il canale bancario, a dimostrazione dell'appeal esercitato sui risparmiatori da questi bond che oltre a garantire un rendimento minimo del 2,25%, sono anche agganciati all'inflazione.
La decisione di via XX Settembre di limitare il collocamento a soli due giorni è legata al fatto che le emissioni previste per il 2013 vanno a scadere nel 2017, un anno, come aveva spiegato il direttore generale del Tesoro Maria Cannata, «già abbastanza impegnativo» e quindi «da non gravare con un ammontare eccessivo di scadenze». Per le sue prossime emissioni il ministero sembra guardare più in là nel tempo con l'obiettivo di allungare la vita media del debito. Da qui il lancio in gennaio del nuovo Btp 15 anni, già riaperto due volte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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