Economisti dissidenti contro Giulio

E poi ci rimproverano la fuga di cervelli. Gli economisti non dimenticano, anzi scrivono libri. Come quello firmato dal collettivo «Noise from Amerika», a dieci mani che corrispondono a cinque economisti in servizio a New York, St Louis ma anche a Bologna. La lezione dei professori è esplicita e piuttosto schierata: «Tremonti, istruzioni per il disuso». Centonovanta pagine di cifre e teoremi per sostenere la seguente tesi, naturalmente attaccando il ministro dell’Economia: «Tremonti ha francamente scocciato. Ingiunge a tutti gli economisti di riservare il più rigoroso silenzio. In un Paese normale verrebbe ignorato con un’alzata di spalle. Non tanto per quello che fa, ma soprattutto per quello che dice».

Ecco altre «pacate» argomentazioni dei dissidenti: «Da un pezzo vanta improbabili doti divinatorie, come per esempio “l’aver previsto la crisi nel 1995”: se l’avesse fatto sarebbe sicuramente l’uomo più ricco del mondo». Insomma, un trust di cervelli che con l’astio contro Tremonti non fanno certo economia.

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