La vicenda Edison si avvia ai giorni cruciali. Lintervento del ministro Tremonti ha provocato uno stallo alla trattativa di spartizione tra italiani e francesi, che sembrava già fatta: ad A2A - alla quale resterebbero il 30% di Edison, una commerciale comune e il presidente con potere di veto - andrebbero le centrali idro, a Edf il gas. Invece tutto è tornato in alto mare. Ieri si è svolta lassemblea di Delmi (il veicolo dei soci italiani di Edison) dove è emerso che, dopo i malumori, Iren (la multiutility piemontese-ligure-emiliana titolare del 15%) si è allineata agli accordi, nellintento di «non rimanere con il cerino in mano». Lunedì il cda di Edison (-1,36% in Borsa), preceduto da un cda Edf a Parigi, discuterà i conti; secondo alcuni, Edf potrebbe forzare la situazione e non approvare o far rinviare il bilancio. La perizia del prof.
Maurizio Dallocchio, incaricato di una ricognizione sul patrimonio di Edison, indicherebbe svalutazioni troppo lievi per i francesi (200 milioni su 3,5 miliardi di asset), che in vista di unOpa vorrebbero uno «sconto» maggiore. Il 17, altra data fatidica: scadono i patti parasociali, che sembrano avviati verso una proroga provvisoria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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