Enel cerca l’intesa con Antitrust sui prezzi dell’elettricità al Sud

da Milano

Enel si è impegnata a cedere nelle regioni del Sud Italia, con asta competitiva, 700 megawatt di energia all'anno per due anni, 2007 e 2008, con contratti finanziari affinché sia chiusa l'istruttoria avviata a suo carico dall’Antitrust per presunto abuso di posizione dominante nella Borsa elettrica. Lo rende noto Antitrust spiegando che valuterà gli impegni presi da Enel ed Enel Produzione nell'ambito dell'istruttoria avviata nell'aprile del 2005 per presunto abuso di posizione dominante nella fissazione dei prezzi della Borsa elettrica.
L'Autorità valuterà se gli impegni fanno venir meno i profili anticoncorrenziali entro il 20 dicembre 2006.
Qualora il garante ritenga idonei gli impegni presentati, previsti dalla legge Bersani, li renderà obbligatori e chiuderà il procedimento senza accertare l'infrazione. In caso di mancato rispetto degli impegni potrà essere comminata una sanzione fino al 10% del fatturato della società.


Un’iniziativa simile era già stata presa dall’Enel in riferimento alle regioni meridionali dove la società è dominante sul lato della produzione: cedendo una importante fetta dell’energia a prezzi praticamente allineati a quelli della produzione, l’Enel ha evitato di essere accusata di condizionare la formazione del prezzo massimo dell’elettricità in Borsa.

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