Energetici in retromarcia

Altra giornata nera, a Piazza Affari, sulla scia del crollo delle Borse che è proseguito anche ieri sui mercati asiatici ed europei. Gli indici ufficiali italiani hanno però contenuto le perdite intorno all’1,4%, e solo alcuni «settoriali», come il Midex (meno 2,18%) e l’AllStars (meno 3,12%), si allineano alle flessioni registrate in Europa. La caduta dei prezzi è avvenuta attraverso scambi record, per un controvalore di 8,5 miliardi di euro. Nuovo primato giornaliero assoluto per i futures sull’indice S&P/Mib, con 81.490 contratti standard conclusi. Le vendite hanno infierito sul comparto energetico, penalizzato dal ribasso del greggio, con Saipem che arretra del 4,6%, Erg del 3,8% ed Enel dell’1,5%. Bancari in retromarcia, con Capitalia e Unicredit che perdono il 2,4%, superate da Mediobanca (meno 2,7%); per Pop. Milano non è servito il rialzo del rating da parte di Fitch: il titolo di Piazza Meda arretra di oltre il 3%.

Realizzi sugli assicurativi non hanno risparmiato Generali (meno 0,9%) nel giorno dell’annuncio della ristrutturazione del gruppo. Fiat (meno 1,9%) scende sotto 10 euro, pesanti i titoli della moda, ma in controtendenza Safilo (più 5%).

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