Eni/1 Bortoni: «Bene separare la rete ma si investa»

La separazione proprietaria della rete di distribuzione del gas dall’operatore dominante, cioè Eni, va bene, ma rischia di non bastare: è necessario corredarla di una serie di regole che garantiscano i necessari investimenti. È quanto ha detto il presidente designato dell’Autorità per l’Energia Guido Bortoni nel corso dell’audizione alla commissione Attività produttive alla Camera chiamata a votare sulla sua nomina. Secondo Bortoni «la separazione proprietaria, che sembra la più radicale, se fosse applicata sic et simpliciter come dice la direttiva non sarebbe sufficiente. Lo abbiamo visto in Gran Bretagna, dove stiamo registrando una serie di mancati investimenti in infrastrutture ma non problemi di separazione».

Di fatto, il governo sta già lavorando al decreto legislativo con cui sarà stabilito il modello di separazione della rete posseduta da Snam Rete Gas. Lo ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, sottolineando che governo ed Eni convergeranno sullo stesso modello, il cosiddetto Ito (Indipendent trasmission operator).

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