Era fuggito Ri-arrestato il baby killer candidato pd

Nel riorganizzare il partito, Pierluigi Bersani non potrà contare su Catello Romano, appena 19 anni ma già una celebrità nel circolo Pd di Castellammare di Stabia, dove si era iscritto e dove, lo scorso novembre, era candidato alle primarie nella lista «Riformismo e innovazione». Il giovane è stato arrestato ieri con l’accusa di essere uno dei sicari del commando che lo scorso 3 febbraio uccise Luigi Tommasino, consigliere nel Comune stabiese, per uno «sgarro» al clan camorristico D’Alessandro. Romano era già stato arrestato il 13 ottobre e aveva dato disponibilità a collaborare con le forze dell’ordine. Poi, a meno di 24 ore dalle prime ammissioni, era fuggito dall’albergo dove si trovava in attesa di entrare nei programmi di protezione per i collaboratori di giustizia, calandosi con un lenzuolo dalla finestra.

La fuga non è andata a buon fine: la polizia ieri lo ha beccato in un centro commerciale di Teverola, nel Casertano, il «Medì», e l’ha accompagnato a Poggioreale. Oltre alla passione per il Pd, Romano aveva stretti legami familiari con i vertici del clan D’Alessandro, e aveva ammesso subito di aver svolto il ruolo di «staffetta» del gruppo di fuoco che uccise Tommasino.

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